Opis:
#abruzzotrekking1962 #fidenetrekking #termedivespasiano #vespasiano #cittaducale #rieti #lazio #termedicotilia #terme #antrodoco #chiesasommersa Le antiche terme, ancora visibili nel territorio del comune di Cittaducale (località Caporio-Cesoni), sfruttavano sorgenti d’acqua le cui proprietà curative erano conosciute anche dagli antichi (Varrone, ling., V, 71; D.H., I, 16; Seneca, Quest. nat., III, 23; Plinio il Vecchio, N.H., Il, 95 1-3). In particolare Strabone (V, 3, 1) ricorda l’effetto terapeutico delle acque ghiacciate di Cutilia utilizzate sia per bere, sia per i bagni. Il sito, collegato al lacus Cutiliae ed al mitico popoìo dei Pelasgi, era considerato da Varrone Umbilicus Italiae. Il vicus dove sorgevano le terme è menzionato in più occasioni ed è collegato a fatti importanti, quali la marcia di Annibale verso Roma e la morte dell’imperatore Vespasiano, originario della Sabina e frequentatore abituale delle terme, avvenuta nel 79 d.C., proprio per aver abusato di queste acque troppo fredde (Svetonio, Vesp.,). Egli risiedeva in una grande villa, forse quella i cui resti sono ancora visibili in località Ortali, dove sarebbe morto due anni dopo anche il figlio Tito. Il complesso termale vero e proprio, articolato in quattro successivi terrazzamenti, ha inizio dalla via detta Strada Vecchia, che ricalca in modo approssimativo il tracciato della Salaria romana, con un fronte di circa 300-400 m, compreso fra la diruta chiesa di S. Maria dei Cesoni ed il canale della centrale idroelettrica di Cotilia, che ha tagliato una parte delle strutture.