GRAN PARADISO (3) Scialpinismo 31.03.2019

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Opis:
Il mio racconto.
Allora, e per la terza volta che frequento il Gran Paradiso ma e la prima volta con gli sci, visto che i rifugi sono state aperte anticipato ho deciso di fare questa gita meravigliosa. Bene, raggiunto il parcheggio di località Le Pont 1950m in Valle Valsavarenche AO, una volta parcheggiato proseguo al preparazioni di vestibilità adatto allo sci alpinismo, si parte, la neve subito dal parcheggio, andando lungo torrente Savare, svolto dopo 500m circa a sinistra e seguo il canalone e risalgo il fondo fino a poter deviare a destra (ripido) per prendere il tracciato della mulattiera reale, che si segue fino al rifugio (pendii via via meno ripidi). Mentre salgo il canalone raggiungo tre persone giovanni faticando la salita con scarponi da sci senza ramponi, gli consiglio alla mia volta di mettersi i ramponi, bene, io proseguo la mia salita traversando ripidi pendi, via via meno ripidi fino al Rifugio Vittorio Emanuele II. Tanta gente al rifugio, incontro il gestore, mi consegna la camera da letto, poi la cena insieme ad altri alpinisti- escursionisti di varie livelli, a cena sono capitato al tavolo con 3 francesi 2 inglesi e un italiano che era la Guida Alpina di quei due inglesi, dunque, la serata con chiacchiere mangiare e bere, ottima cena bravi cuochi del Rifugio. Si va a nanna nella mia stanza ci siamo in 3 io e due amici uno svizzero e uno tedesco, si chiacchiera, anzi uno di loro diceva che non ce la fa andare sul Gran P. perche si sentiva stanco, il secondo mi ha chiesto se accetto la sua compagnia per salire assieme, io lo accettata. Bene , si fa mattina si fa colazione alle 6:30 , mio compagno sparicse parte in solitaria, va bene, io sono anche un solitario, quindi, ok. comincia la salita in solitaria.Dal rifugio traverso in moderata pendenza in direzione NNE, dopo un mezzo'oretta raggiungo 2 gruppi di francesi (guide alpine con i loro clienti), gli seguo fino ad un certo punto poi superandoli vado avanti, il sole sorgeva di piu mano mano che salivo, paesaggi mozzafiato terreno ripido in alcuni posti, si cambia asseto ogni volta che ghiacciaio e ripido, la neve molto dura, partito con i coltelli da inizio percorso. A quota 3100 m circa risalgo il largo e ripido pendio del ghiacciaio e mi porto ad un'ampia spalla (3400m circa). Seguo un pendio alquanto ripido che si risale a zig zag fino a sbucare sulla larga dorsale che conduce alla cresta detta 'Schiena d'Asino' (3750m circa). Di fronte a una magnifica seraccata scavalcò questa dorsale (che separa il Ghiacciaio del Gran Paradiso da quello di Laveciau), passo alla base della Becca di Moncorvé e per ampi e via via meno ripidi pendii risalgo l'ultimo tratto del ghiacciaio. Superare la terminale (crepaccio normalmente chiuso in stagione scialpinistica) In fine giungo la vetta e saluto la madonna scatto parecchie foto. La su tanta gente si fatica traversare le rocce un pò pericolose in un tratto quasi alpinistico.