Salita al Monte Pelmo

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Opis:
03-09-2006: Salita del Pelmo dal mio archivio video del 2006.
Il monte Pelmo è un massiccio imponente che chiude a nord la Val di Zoldo e si erge a cavallo tra la Val Fiorentina e la valle del Boite. È alto 3.168 m (recentemente riquotato 3159 m) ed è affiancato a ovest da un nucleo più basso ma non meno imponente (Pelmetto, 2990 m), separato dai canaloni della Fisura. Il suo aspetto peculiare, rappresentato da due monoliti, è una caratteristica distintiva di questa montagna, conosciuta dai locali come “al caregon de’l Padreterno”, “il trono di Dio”, per l’ampio avvallamento del circo glaciale visibile dal suo lato orientale, che lo fa assomigliare a una sedia. L’unica articolazione del monte è costituita dalla diramazione delle Crode di Forca Rossa (2784 m) e delle Cime di Val d’Arcia (2626 m), che scendono verso la valle del Boite e il Cadore. Molti non sanno che il monte Pelmo è stata la prima cima delle Dolomiti a essere scalata: il 19 settembre 1857 l'inglese John Ball raggiunse la vetta, passando attraverso quella che fu poi chiamata cengia di Ball. Era accompagnato da una guida locale che però non raggiunse la cima. Ball scrisse poi di aver scelto il Pelmo per la sua prima scalata perché gli era sembrato il più bello tra tutti i monti delle Dolomiti che aveva visto. Il Pelmetto fu invece raggiunto nel 1896 dalle guide Clemente Callegari (detto il Battistrada) e Angelo Panciera (detto il Mago). L’accesso alpinistico alla cima è possibile dal rifugio Venezia lungo la cengia di Ball e il ripido ghiaione, percorrendo l’impegnativa ed emozionante via normale. Dalla sua cima, sono visibili gran parte delle montagne dell’arco dolomitico, tra le più famose l’Antelao (3264 m), i Lastoi de Formin (2657 m), il gruppo del Cernera (2657 m), le Tofane (3244 m), la Croda da lago (2701 m), la Marmolada (3343 m) e la Civetta (3220 m), nonché il Sorapis (1085 m) e il Cristallo (3221 m). Visibile anche la conca di Cortina, le vallate di Zoldo e Selva di Cadore, oltre all’altopiano di Mondeval e del Giau.