Anello del Monte Baldo da Nogarolo

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Opis:
26-01-2022: NB: ( Al minuto 09:24 c'è un errore nella didascalia, non si tratta dei ruderi del Castello di Montesel, ma bensì delle torri della città fortificata di Serravalle ). Tempo: 4 ore Km 10,200 Dislivello 597 mt. Anello di media difficoltà attorno al Monte Baldo, la più alta delle colline sub-prealpine interposta tra Revine Lago e l'abitato di San Lorenzo. Fronte alla chiesa di Nogarolo, frazione di Tarzo, ci si incammina a destra in direzione SE lungo via del Montagnai. Superate le ultime abitazioni si imbocca il sentiero 1051 che si inoltra nel bosco come naturale proseguimento della via, antico collegamento con Serravalle. Aggirata la spalla SO del Col dei Piai, su fondo di sassi affioranti, si ignora la ripida deviazione che sale a sinistra e si prosegue su mulattiera con pendenza moderatamente sostenuta. Raggiunta una casa abbandonata (a quota 443 m) si prosegue in direzione del sentiero 1043. Dopo una breve discesa si giunge nell'area di pascolo del Pian de Sitada. Seguendo l'esile traccia a sinistra del capanno di osservazione si compie una leggera svolta a 's' tra i castagni e si giunge ad un secondo spiazzo prativo. Superata una baracca e alcuni orti si giunge al bivio con il sentiero 1042 per Borgo Castagnè. Svoltato a sinistra su sentiero 1043 si raggiunge in breve Pian del Milio, area segnalata per l'eradicazione del cinghiale (di cui si possono notare evidenti tracce lungo tutto il percorso). Con un paio di rapide svolte, subito a sinistra e successivamente a destra in prossimità di alcuni grossi sassi, si raggiunge la sella chiamata Valeta dei Piai. Da qui si prosegue a destra su sentiero che inizia a svilupparsi su affilato crinale fino alla croce del Monte Baldo (597 m). Da qui il panorama spazia verso Vittorio Veneto e la pianura, a Nord verso Revine, il Col Visentin, la Val lapisina e il Monte Pizzoc. Continuando la traversata di cresta si incontra una breve discesa e un'altrettanto breve risalita che porta al successivo Monte Pedof. Comincia ora una lunga e lenta discesa attraverso il bosco incontrando alcuni castagni secolari. Uno di questi, facilmente riconoscibile ai margini del sentiero, è il castagno del Paradiso, albero monumentale con un'età stimata che supera i 500 anni. Giunti a quota 370 m si incontrano i ruderi del castello di Montesel e la successiva terrazza panoramica sul Monte Cucco, dove sono posti i resti dell'antica chiesetta di S. Antonio Abate. Scendendo ancora di quota si entra a Serravalle all'altezza del Parco Segreto e, costeggiando le mura perimetrali, si percorre l'antica via Piai che sbuca nei pressi di Piazza Flaminio. Si prosegue a sinistra su Via Roma e, oltrepassata la porta S. Giovanni, nei pressi del ristorante Cardus, si continua su via Caprera fino all'Osteria Vecchia Serravalle. Una volta superata si gira a sinistra verso il borgo di Con Bassi, poco oltre il sottopasso della ferrovia. Superate le abitazioni del civico 76-78 si continua dritti verso il termine del cortile per immettersi su sentiero che sale nel bosco a fianco del ruscello. Giunti in cima ad una piccola sella, dove compaiono vigne e uliveti, si devia prima a destra e successivamente a sinistra immettendosi nella stradina che giunge a Con Alto, piccolo borgo popolato da pochissime famiglie in cui spicca la graziosa chiesetta settecentesca di S. Floriano. Si prosegue in direzione ovest verso un secondo gruppo di case; aggirando a destra l'ultima abitazione si entra in un bel tratto di strada bianca che attraversa la spalla nord del Baldo. Facendo attenzione ad alcune deviazioni laterali, specie quella che scende a destra verso Longhere, si mantiene una linea di quota costante, ogni tanto segnalata con segnavia biancorosso 1052, ma anche con quello biancoazzurro della Via dell'Acqua. In leggera salita si giunge al capitello di S. Augusta e, dopo una lunga serpentina ai margini del bosco, si sbuca nei prati delle Prese e delle Selve che affacciano su Revine. Il sentiero 1052 termina all'ingresso di Nogarolo. Entrati in paese si supera la Locanda Codirosso giungendo così al punto di partenza.