Anello del Buoro di Ciano dai Santi Angeli

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Opis:
18-01-2023: Buoro di Ciano. La grotta di origine naturale si trova sul versante Nord del Montello, nella frazione di Ciano del Montello in provincia di Treviso. Il territorio del Montello è privo di idrografia superficiale in quanto le acque piovane e di scioglimento penetrano nel sottosuolo carsico. Questo fenomeno genera una circolazione idrica più profonda che costituisce, a sua volta, le fonti in roccia, ricche d’acqua tutto il periodo dell’anno. Ne è emblema il Buoro di Ciano, un cunicolo naturale profondo circa 16m, noto anche con il nome di Fontana del Buoro, in quanto in esso zampilla una sorgente d’acqua purissima, anche se attualmente scarsa. Seppur relativamente piccola nelle sue dimensioni, la grotta è avvolta da un’antica leggenda che la rende nota a molti. Il ritrovamento di antichi reperti archeologici in pietra ha testimoniato l’insediamento umano nella zona a partire indicativamente da 10000 anni fa, quasi indubbiamente per presenza della sacra sorgente. Fu già con le primissime popolazioni locali che fu attribuita al Buoro un’immagine fantastica di luogo divino abitato da fate, in quanto l’acqua e la caverna sono elementi strettamente legati agli antichi culti della fertilità della terra. In particolare il luogo era associato alla ninfa delle grotte montelliane “Ciane”, che secondo il mito classico era stata trasformata in fonte dopo essersi ribellata al ratto di Persefone avvenuto per mano di Plutone, dio degli Inferi. Una leggenda racconta che un giorno tre contadini, mentre si trovavano alla sorgente per guastarne l’acqua in modo che nessuno potesse più usufruirne, vennero sorpresi dall’apparizione della ninfa che riuscì a fermarli dal loro intento. Da quel momento la creatura divina tramutò i tre uomini in lupi crudeli, probabilmente riconducibili a quelli della leggenda del Capitello dei Lovi. Si narra che dopo questo fatto le acque del Buoro divennero magicamente limpide e ricche di proprietà benefiche, tanto che per secoli le puerpere indebolite dall’allattamento le bevvero per aumentare la qualità e la quantità del loro latte. Infine, sempre per quanto riguarda il culto propiziatorio alla fertilità della terra, nel Medioevo il Buoro venne consacrato al francese San Mamerte, protettore del raccolto. Egli, dopo essere stato nominato arcivescovo di Vienna, fu il primo a rilegittimare le rogazioni pagane. Sempre in questa località alle ore 02:30 del 27 ottobre 1918 il 12° reparto d’assalto italiano superò il Piave e rimase isolato nell’Isola Verde, ribattezzata poi isola dei Morti a Moriago della Battaglia.